ITINERARIO SPIRITUALE
nei luoghi di Santa Giacinta
-1- Il capezzale
In questa stanza il 30 gennaio del 1640 sr Giacinta si confessò, si comunicò e chiese l’estrema Unzione. Morì stringendo tra le mani il Crocifisso. L’altare attuale si erge in luogo del capezzale di sr Giacinta.
Per intercessione di Santa Giacinta, chiedi al Signore di rendere la Chiesa portatrice di luce e speranza soprattutto per coloro che sono nel bisogno.
-2- L’infermeria
Questa è una delle stanze della vecchia infermeria del Monastero dove è stata ricoverata anche sr Giacinta. La malattia è stata uno degli eventi determinanti nella sua conversione e continuerà ad essere l’ambito privilegiato delle sue opere caritative con l’aiuto di Francesco Pacini e di altri volontari che si costituiranno nella Confraternita dei Sacconi, di cui sr Giacinta scrive la Regola.
Come sr Giacinta, affida anche tu al Signore le tue ferite, le pesantezze della tua storia, perché Lui ti faccia fare esperienza della Sua Pasqua.
-3- L’urna
Contiene i resti del corpo della santa che sono stati recuperati dalla fossa comune in occasione della beatificazione, ordinata da Benedetto XIII nel 1726. Alla notizia della sua morte, la gente si accalcò fuori dalla Chiesa alla ricerca di qualcosa che era appartenuta a quella che già consideravano una santa.
Preghiera a S. Giacinta
Ci rivolgiamo a te, Santa Giacinta, con il cuore e l’affetto di chi ti è devoto e si affida alla tua benevolenza. Ringraziamo il Signore perchè nella tua vita ha fatto rifulgere la Sua gloria e la Sua infinita bontà. Il tuo passaggio nel tempo, vissuto nella costante ricerca della volontà divina e in una adesione alimentata dal continuo sacrificio e dal rammarico di non amare Dio con tutta te stessa, è stato una testimonianza di come sia possibile essere, amando, segni viventi della gloria di Dio. La continua attenzione al prossimo, lo zelo sempre ardente nel servire il fratello, soprattutto se povero, emarginato o respinto, sono stati il mezzo che ha consentito agli uomini di conoscere l’amore di Dio Padre. Con la tua intercessione e preghiera vieni in nostro aiuto: ottienici dal Signore la grazia di seguire il tuo esempio nella donazione a Lui e ai fratelli.
+Lorenzo Chiarinelli, Vescovo di Viterbo
-4- La capanna del paradiso
Due sono le stanze in cui sr Giacinta ha vissuto. Per quindici anni vi abitò come in un vero e proprio appartamento lussuoso, ma dopo la conversione le spogliò e le chiamò “capanna del paradiso” perché vi allestì una sedia ricoperta di un panno di seta perché ogni giorno vi invitava un santo per farle compagnia. I suoi santi preferiti erano peccatori poi convertiti, come Sant’Agostino, Santa Maria Maddalena e Santa Maria Egiziaca.
Chiedi al Signore di partecipare alla comunione dei santi. Di sentire coloro che sono già nel regno di Dio come fratelli, di sentirli presenti, di vivere con loro
-5- L’orto delle sette chiese
Nei mesi invernali, scalza e caricandosi di una croce sulle spalle, faceva nell’orto il giro delle “sette chiese”, edicole affrescate disposte lungo il muro di cinta
Chiedi al Signore la grazia di riconoscere e accogliere le tue mancanze e i tuoi limiti e la docilità di consegnarli a Lui perché si trasformino da ostacoli a strumenti di bene.
-6- Il monte Calvario
Un altare di pietra ricorda dove sr Giacinta concludeva la Via Crucis. È il luogo per eccellenza dell’espressione del suo amore al Crocifisso per cui praticava abbondanti penitenze corporali animata da una profonda carità verso gli ultimi.
Offri te stesso al Padre per la riparazione dei peccati, per risanare situazioni e relazioni, per riportare le cose al loro posto originario.